Nàukratis: un emporio greco in terra Egizia
“Divenuto amico dei Greci, Amasi accordò favori ad alcuni di essi; tra l’altro, a quelli che venivano in Egitto diede da abitare la città di Naucratis: a coloro invece che non volevano abitarvi, ma vi giungevano per mare, concesse luoghi per innalzare agli dei altari e sacri recinti”.
Questa è la testimonianza che Erodoto riporta in merito a Nàukratis, la prima città straniera in Egitto; in realtà la fondazione di questa città risale al regno di Psammetico I intorno al 650 BCE ed è da attribuire ai Milesi, anche se la ceramica più antica datata con sicurezza risale al 630 BCE ed è corinzia. Il passo di Erodoto probabilmente si riferisce ad un cambio di status giuridico della città effettuato per volontà del faraone; la fondazione da parte dei Milesi è da considerarsi principalmente un emporio greco non una vera e propria città, status questo che acquisirà sotto il regno di Amasis.
Nàukratis divenne ben presto una colonia importantissima sede di un fiorente commercio; il grano era senza dubbio uno dei prodotti più richiesti da parte dei greci, anche se esisteva sicuramente un commercio di lino e papiro. Il grano era scambiato sicuramente con l’olio, come testimoniano le numerose anfore rinvenute nel sito, ma anche col vino. Ma il bene più prezioso proveniente dalla Grecia era senza dubbio l’argento, metallo usato non per battere moneta, ma per realizzare splendide statue e monili che confluivano puntualmente nei corredi delle tombe. Le attività commerciali si svolgevano presumibilmente nei santuari ai quali era sempre annesso un magazzino per lo stoccaggio dei beni. Non bisogna considerare Nàukratis come una colonia greca sullo stile di quelle italiane; la sua fortuna è da ricercare nel prolungato favore del faraone e dagli interessi commerciali che le diverse città greche avevano in Egitto. Il successo fu comunque enorme visto il lungo atteggiamento di diffidenza che gli egizi avevano tenuto nei confronti degli stranieri.
Ci troviamo di fronte ad una vera e propria agenzia commerciale che dischiuse ai Greci le porte di una civiltà millenaria che già allora era considerata come un “museo vivente”, osannata per la sua antichità e le sue opere monumentali. Negli anni di maggiore splendore Nàukratis vide un fiorente commercio e conobbe anche visitatori illustri, tra i quali lo stesso Erodoto, il legislatore ateniese Solone, il poeta Alceo ed il filosofo Talete. Quando nel 525 BCE Cambise invase l’Egitto, l’emporio greco iniziò la sua fase di declino, che culminò nel 331 BCE anno in cui Alessandro Magno decise di fondare Alessandria d’Egitto, che oscurò completamente la prima vera colonia straniera in Egitto.
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