Una grandissima scoperta ad opera di una missione congiunta dell’IFAO (Institut Français d’Archéologie Orientale) e dell’Università di Liverpool getta nuova luce sulle costruzioni della IV Dinastia.
La missione archeologica diretta dal dr. Yannis Gourdon e dal dr. Roland Emmarch, indaga il sito di Hatnub dal 2012; qui si trovava un grande cava da cui venivano estratti blocchi di alabastro, da utilizzare per le costruzioni monumentali durante il regno di Khufu (Cheope n.d.r.).
Durante i rilevamenti topografici e lo studio delle iscrizioni gli archeologi hanno scoperto un sistema unico per l’estrazione ed il trasporto dei blocchi di pietra. La rampa utilizzata era costituita da un corridoio centrale costeggiato ai lati da una serie di scalette; ogni “piolo” conteneva un foro per il posizionamento dei pali utilizzati per il sollevamento ed il trasporto dei pesantissimi blocchi di pietra.
La missione ha rinvenuto più di 100 iscrizioni che testimoniano le spedizioni verso la cava di Hatnub dall’Antico al Nuovo Regno. Il sito ha restituito anche 4 stele di pietra con iscrizioni in ieratico molto deteriorate; servirà un restauro per poterne decifrare il significato.
La scoperta è di enorme importanza, poiché per la prima volta ci si trova di fronte ad una testimonianza diretta dei metodi di trasporto utilizzati dagli antichi egizi per i blocchi di pietra. In molti hanno subito “urlato” alla scoperta di come sono state costruite le piramidi, ma naturalmente la scoperta non riguarda questo. Sicuramente si tratta di un passo avanti nello studio sull’architettura egizia e sulle tecniche di estrazione e trasporto dell’Antico Regno.
Di seguito i link al progetto
Università di Liverpool: https://www.liverpool.ac.uk/archaeology-classics-and-egyptology/research/projects/hatnub/
IFAO: http://www.ifao.egnet.net/axes-2012/individu-corps-et-mort/2012-hatnoub/#en
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