La mostra “Tutankhamun. Treasure of the Golden Pharaoh” chiude in anticipo il suo tour mondiale.
A causa delle restrizioni Covid-19, la grande mostra dedicata al giovane faraone è costretta a fermarsi dopo solo tre tappe. Il tour era partito nel 2018 con l’obiettivo di portare per l’ultima volta in giro per il mondo il tesoro di Tutankhamon. Le prime due città ad ospitare la mostra sono state Los Angeles e Parigi. La tappa della capitale francese ha fatto registrare il record di visitatori per una mostra in Francia, con 1.400.000 biglietti staccati in 6 mesi.
Dal 2 novembre 2019 al 3 maggio 2020, la mostra era schedulata a Londra, presso la Saatchi Gallery. Purtroppo, a causa della crisi dovuta al Covid-19, è stata chiusa a marzo. Per recuperare, era stata prevista una parziale riapertura di 44 giorni durante i mesi di luglio e agosto. Tuttavia, le misure di sicurezza imposte dal governo britannico non lo hanno permesso.
La più grande collezione di tesori di Tutankhamon per la prima volta fuori dall’Egitto
Il tour mondiale prevedeva come ulteriori tappe Boston, Sidney ed altre ancora da confermare. Tuttavia, il governo egiziano ha deciso di interrompere il tour che, secondo le previsioni, sarebbe dovuto durare fino al 2023. Così, venerdì scorso 166 oggetti del corredo di Tutankhamon sono tornati in patria.
Il Ministero delle Antichità egiziano ha comunque deciso di utilizzare 20 oggetti per promuovere due nuovi musei: quello di Hurghada, aperto di recente, e quello di Sharm el Sheikh, che sarà inaugurato a fine anno. L’obiettivo è quello di promuovere il turismo e la visita dei due nuovi musei. Il museo di Sharm avrà come oggetto simbolo la statua del ka di Tutankhamon con il nemes, mentre quello di Hurghada la statua di Ptah.
Si tratta ovviamente di una mostra temporanea, poiché tutto il corredo di Tutankhamon diventerà collezione permanente presso il nuovo GEM. Fino a quando non ci saranno nuove disposizioni, il tesoro del giovane faraone non uscirà più dall’Egitto. In definitiva, l’unico modo per ammirarlo è visitare la terra dei faraoni.
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