È il 1872, e l’ingegnere Waynman Dixon si appresta a esplorare la Grande Piramide. All’interno della cosiddetta Camera della Regina ritrova tre oggetti: una piccola sfera di dolerite di 7 cm, un gancio di rame di 5 cm e un frammento di legno di cedro di 13 cm. Si tratta degli unici manufatti mai trovati all’interno della Grande Piramide. Un ritrovamento talmente eccezionale da meritarsi l’appellativo di “Reliquie di Dixon”.
I tre preziosi manufatti vennero ritrovati alla base del condotto settentrionale, che dall’interno della camera puntano verso l’esterno. Altri oggetti furono individuati nel 1993 dall’ingegnere tedesco Rudolf Gantenbrink all’interno del progetto Upuaut-2. Un robot esplorò i condotti della Camera della Regina, e in quello nord rinvenne diversi oggetti, purtroppo inaccessibili. Fra questi una lunga asta di legno a cui potrebbe appartenere il frammento rinvenuto da Dixon.
La storia delle “reliquie”
Due delle “reliquie di Dixon” possono essere ammirati presso il British Museum a Londra. La sfera di dolerite e il gancio di rame furono infatti donati al museo dai discendenti di Dixon. E il frammento di legno? Per decenni si sono perse le tracce.
Tuttavia, nel 2001 presso l’università di Aberdeen fu individuato un numero d’inventario potenzialmente collegato all’unica reliquia di Dixon ancora dispersa. Verso il 1860 il medico scozzese James Grant si recò in Egitto per arginare un’epidemia di colera. Qui fece amicizia con Dixon, e lo seguì durante l’esplorazione della Grande Piramide. È molto probabile che l’ingegnere inglese donò a Grant uno delle tre reliquie, come segno della loro amicizia.
A eccezione del frammento di legno, le collezioni di Grant furono lasciate in eredità al museo dell’Università di Aberdeen nel 1895, anno della morte di Grant. Solo nel 1946, la reliquia di Dixon venne donata alla stessa università dalla figlia del medico scozzese.
La scoperta
Durante una revisione delle collezioni universitarie, Abeer Eladany, assistente curatrice, ha individuato una piccola scatola di sigari con dei frammenti di legno al suo interno. Dopo un controllo incrociato dei numeri d’inventario ha capito cosa aveva tra le mani: la reliquia perduta di Dixon!
L’oggetto è stato sottoposto alla datazione al c14, che ha restituito una data compresa fra il 3341-3094 bce, circa 500 anni prima della costruzione della Grande Piramide. Il perché di questa data è motivo di discussione. Tuttavia, una spiegazione è possibile. In Egitto il legno è molto raro, di conseguenza spesso veniva riciclato. Sono numerosi i casi di questo tipo documentati in Egitto. Un’altra ipotesi potrebbe essere la volontà dei faraoni d’includere nelle proprie tombe oggetti molto antichi. In questo modo si creava un legame quasi magico ed eterno con il passato.
Una cosa è certa, le piramidi non smettono di far parlare di se.
Photo Credits ©Università di Aberdeen
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