Una squadra di archeologi egiziani guidati da Hossam Ghoneim ha effettuato una scoperta insolita nella città di Buto.
Siamo nel governatorato di Kafr el-Sheikh, nel Delta del Nilo, a circa 134 km a nord del Cairo. Il luogo è il sito dell’antica città di Buto, sede del culto della dea cobra Wadjet che, insieme alla dea Nekhbet, era la protettrice del’Egitto unito. Durante gli scavi, gli archeologi hanno ritrovato una serie di oggetti utilizzati durante i rituali dedicati alla dea Hathor, fra cui: un gruppo di vasi in argilla e alcuni incensieri in faience, di cui uno con il manico scolpito con la testa di Horus.
Il team ha riportato alla luce anche una serie di statuette che rappresentano la dea ippopotamo Taweret, il dio ibis Thoth e la stessa Hathor. Di particolare interesse un amuleto udjat (l’occhio di Horus) in oro puro e diversi frammenti d’oro che decoravano probabilmente le statue. Il legame con la dea vacca è sottolineato dalla presenza di un frammento di “colonna hathorica”, un tipo di colonna con il capitello decorato con il volto della dea. Sulla colonna è possibile leggere il praenomen del faraone Amasis, “Henemibra”. Alcune placchette in avorio finemente decorate mostrano invece classiche scene di vita nell’ambiente paludoso del Delta. In base ai cartigli dei faraoni Psammetico I, Apries e Amasis, gli oggetti sono databili alla XXVI Dinastia (664-525 bce).
Nella stessa area è stato individuato un edificio risalente all’epoca tolemaica legato ai riti di purificazione dei sacerdoti. Infatti, sono riconoscibili diversi elementi legati al controllo delle acque: un pozzo, una vasca e un sistema di riscaldamento e di approvvigionamento idrico. Come è facile notare da una delle foto, alcuni materiali da costruzione utilizzati per questo edificio sono di recupero. Infatti, su uno dei blocchi utilizzati sono incisi i cartigli del faraone Takelot II, un sovrano di cui si conosce poco e che viene di solito collocato a cavallo fra la XXII e la XXIII Dinastia (838-720 bce).
Photo credits ©Ministry of Tourism and Antiquities
Sostieni i miei progetti di ricerca e divulgazione.
Il mio lavoro richiede l’accesso a libri e articoli. Nel corso degli anni ho radunato una discreta collezione egittologica, ma spesso devo integrare le mie ricerche con visite alle biblioteche egittologiche sparse per l’Italia e non solo. Se mi vuoi aiutare ad aggiungere dei titoli alla mia libreria personale puoi cliccare sul pulsante e scegliere tra i testi selezionati. Ricorda che tutte le mie ricerche sono finalizzate alla divulgazione. Il tuo aiuto mi permetterà di realizzare contenuti sempre nuovi per far conoscere la straordinaria civiltà faraonica. Ti ringrazio in ogni caso per la tua attenzione.
Leave A Comment