Oggi i cristiani festeggiano la Pasqua, dogma fondamentale che celebra la risurrezione di Cristo dal regno dei morti. In tutte le case sono presenti le «uova pasquali» ma, come molti altri rituali, non stiamo parlando di un’«esclusiva».
Da millenni l’uovo rappresenta la forza creatrice; la sua capacità di generare la vita lo ha reso da sempre il simbolo del seme primordiale da cui sarebbe nato il creato. Contenendo al suo interno il potenziale della vita, esso rappresenta la creazione prefigurata sin dall’inizio. La genesi dell’universo da un uovo primordiale è comune in svariate culture: polinesiana, giapponese, peruviana, indiana, fenicia, cinese, finnica, slava e naturalmente egizia.
L’uovo cosmico e la nascita dell’universo
Una delle più antiche cosmogonie egizie proviene dalla città sacra di Iwnw, ribattezzata dai Greci Eliopoli, la Città del Sole. Si tratta del sito dove sorgeva il tempio più grande dedicato a Ra. Qui venivano svolte le osservazioni astronomiche che determinavano il calcolo del calendario egizio; in questo tempio ha operato anche Imhotep, Grande Osservatore di Eliopoli. (Imhotep, l’Architetto dell’Eternità). All’inizio del tempo, Zep Tepi per gli egizi, c’era il Nun, il mare primordiale che conteneva al suo interno il potenziale della creazione.
Al momento «Zero» dal Nun emerse un uovo primordiale, spesso identificato come una collina. Il potenziale della creazione in esso contenuto generò Atum, il Signore della Totalità, colui da cui tutto si è generato. Nei Testi delle Piramidi, il più antico testo religioso scritto del mondo, Atum è una delle divinità più citate della Sacra Enneade. La sua natura è quella dell’autogenerazione, colui che è nato all’inizio del tempo e che generò le prime due divinità attraverso il suo seme: Shu e Tefnut.
La radice del suo nome, –tem (Dizionario Geroglifico-Italiano), vuol dire sia «completare» che «finire»; non a caso secondo la cosmogonia Eliopolitana Atum è sia il creatore che il distruttore. Nel Libro dei Morti egli appare come colui che alla fine dei tempi distruggerà tutto e ritornerà nella sua forma primordiale di serpente cosmico. Atum è anche colui da cui tutto si è generato, quindi tutto fa parte della sua carne, ogni singola cosa del creato non è altro che uno dei milioni di ka di Atum.
Questa divinità si è autogenerata dal”uovo cosmico, quindi Atum è l’uovo cosmico stesso, la collina primordiale, rappresentata dalla pietra ben-ben adorata nel sacro tempio di Eliopoli.
Io sono Atum, il creatore dei primi dèi.
Io sono Colui che diede alla luce Shu.
Io sono il grande Lui-Lei.
Io sono Colui che fece ciò che Mi parve buono.
Io presi posto nello spazio del Mio volere: Mio è lo spazio di coloro che si muovonoTesti dei Sarcofagi, I, 161
La «Pasqua» egizia
L’uovo diviene ben presto un simbolo di rigenerazione e di rinascita a nuova vita; diventa quindi importantissimo nei rituali legati alla fertilità. In Egitto l’ultima stagione dell’anno era Shemw, ed era legata al raccolto; approssimativamente andava da marzo a luglio. In occasione del primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, gli antichi egizi celebravano un’importantissimo festival legato alla fertilità, Heb-Shemw, per garantirsi un abbondante raccolto. I simboli più importanti durante questo tipo di festeggiamenti erano proprio le uova, che venivano decorate con colori vivaci regalate agli amici o appese all’interno dei templi. Questo antichissimo rituale risale alla fine della III Dinastia, circa 4700 anni fa!
Le feste legate all’arrivo della primavera sono antiche come l’uomo e da sempre rappresentano un messaggio di rinnovamento e di rinascita a nuova vita. L’uovo rappresenta il simbolo più immediato per dare fisicità a questi concetti. Gli alchimisti guardavano all’«uovo filosofale» (la futura pietra filosofale) come alla materia primordiale che porta al suo interno il germe della trasformazione: il tuorlo, metafora dell’oro.
Ecco quindi spiegato il massiccio utilizzo di uova durante la Pasqua cristiana: la rigenerazione ed il potenziale della creazione contenuti nell’uovo trovano un legame perfetto con il concetto di risurrezione, dogma fondante del cristianesimo. Inoltre, è importante notare che la Pasqua cristiana viene festeggiata durante la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, esattamente come la «Festa di Shemw» 4700 anni fa.
Leave A Comment