La missione archeologica diretta dal ministro delle antichità egiziano Mustafa Waziri ha riportato alla luce un sarcofago di pietra nella necropoli di Tuna el-Gebel.
Si tratta di una necropoli in cui furono sepolti diversi sacerdoti del dio Thoth con la loro famiglia. Il sarcofago in questione è stato trovato in fondo ad un pozzo profondo 5 metri. La bara si trovava in una fossa scavata nella roccia del pavimento; intorno sono stati ritrovati decine di ushabti in faience.
Il sarcofago è di tipo antropomorfo (a forma umana) ed è stato realizzato in calcare bianco. Sulla superficie è presente una colonna di testo contornata da 6 personaggi, 3 per lato. Partendo dall’alto, sul lato sinistro si riconoscono Amset, Duamutef e Iside, sul lato destro, Hapi, Quebesenuf e Nefti. Amset, Duamutef, Hapi e Quebesenuf, erano i quattro figli di Horus, protettori rispettivamente di: fegato, stomaco, polmoni e intestino. Di solito i quattro vasi canopi avevano le loro sembianze. Il testo rivela invece l’identità del defunto: il sacerdote Djhwty-em-hetep (Thoth è soddisfatto/in pace), vissuto durante la XXVI Dinastia (664-424 bce), figlio di Harsiesi, la cui tomba fu scoperta nel 2018.
Foto credits: © Ministry of Tourism and Antiquities
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